Lingua hausa
Lo hausa ( هَوْسَ in alfabeto ajami) è una lingua ciadica appartenente al gruppo delle lingue afro-asiatiche.
È diffuso soprattutto in Nigeria del nord e Niger, ma anche in Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Congo, Eritrea, Ghana, Sudan, Senegal e Togo. Lo hausa standard letterario si basa sul dialetto di Kano. Si utilizzano l'alfabeto latino (boko) e quello arabo (ajami).
Al 2022, è parlata da 77,1 milioni di parlanti totali secondo Ethnologue (2022), ma secondo un'altra stima riportata su un articolo del The Herald (Hausa Is World’s 11th Most Spoken Language, 18 ottobre 2019), i parlanti totali avrebbero già superato abbondantemente i 100 milioni nel 2019.
L'alfabeto hausa si chiama "boko". Il boko è basato sull'alfabeto latino ed è stato confezionato dai colonizzatori britannici e imposto negli anni '30 al posto dell'alfabeto arabo, detto "ajami", comparso nel XVII° secolo e dotato di alcune modifiche per rappresentare meglio i suoni dell'hausa. Il nome ""boko" deriva o dalla parola inglese "book" o da una parola hausa che significa "frode, inganno", con un riferimento al fatto che secondo gli hausa l'alfabeto latino era inferiore rispetto a quello ajami, legato alla letteratura coranica. L'ajami si usa ancora nelle scuole islamiche e quando ci si approccia alla letteratura coranica o alla letteratura hausa antica registrata nei manoscritti antichi, anche conoscendo già l'alfabeto arabo (tale per cui si "ricicla" e arricchisce assimilando le modifiche presenti in hausa. Un simile ragionamento può essere effettuato per tutte le lingue che si scrivono (anche) con l'alfabeto arabo: si pensi all'indonesiano, parsi, swahili e urdu). L'alfabeto hausa ha la limitazione tale per cui l'allungamento vocalico e l'intonazione non vengono segnalate (in altre lingue, l'allungamento vocalico è per esempio segnalato con un macron/sbarretta sopra la vocale o scrivendo due volte la vocale come in finlandese; i toni sono marcati solo nei materiali didattico-pedagogici recenti). L'hausa ha dei prestiti dall'arabo che vengono però adattati alla fonetica dell'hausa. Quanto ai toni, l'hausa ha tre modi di intonare la vocale: intonazione acuta, intonazione grave, intonazione discendente. L'intonazione acuta non ha segni (altrimenti, si mette l'accento acuto sulla vocale per indicare l'intonazione alta e squillante); l'intonazione grave ha l'accento grave per indicare l'intonazione bassa e cupa; l'intonazione discendente ha l'accento circonflesso per indicare una discesa in picchiata. Pertanto le combinazioni sono: a, e, i, o, u; à, è, ì, ò, ù; â, ê, î, ô, û. In altre lingue, i toni sono segnati con simili diacritici sopra e/o sotto la vocale o sono sostituiti con i numeri dopo la sillaba. In hausa, non esistono le consonanti geminate/tensificate, come nell'italiano "palla". L'allungamento vocalico di solito non viene segnalato, ma Blench (2011), in una sua ricerca sull'hausa, scrive due volte di fila la vocale se lunga. Se vi si unisce un diacritico tonale, ripete pure il diacritico tonale. Quindi si ottengono le seguenti combinazioni: aa, ee, ii, oo, uu; àà, èè, ìì, òò, ùù; ââ, êê, îî, ôô, ûû. In alternativa, si scrive con la sbarretta/macron sopra una sola vocale e in cima al macron si accavalla il simbolo di andamento tonale. L'allungamento vocalico in particolare può aiutare a distinguere coppie di parole altrimenti identiche insieme al contesto. L'hausa può avere prestiti inglesi e arabi, accomodati alla fonetica e ortografia hausa. Per esempio, il suono P /p/ è assente ma si può imitare con F /ɸ/.
È diffuso soprattutto in Nigeria del nord e Niger, ma anche in Benin, Burkina Faso, Camerun, Ciad, Congo, Eritrea, Ghana, Sudan, Senegal e Togo. Lo hausa standard letterario si basa sul dialetto di Kano. Si utilizzano l'alfabeto latino (boko) e quello arabo (ajami).
Al 2022, è parlata da 77,1 milioni di parlanti totali secondo Ethnologue (2022), ma secondo un'altra stima riportata su un articolo del The Herald (Hausa Is World’s 11th Most Spoken Language, 18 ottobre 2019), i parlanti totali avrebbero già superato abbondantemente i 100 milioni nel 2019.
L'alfabeto hausa si chiama "boko". Il boko è basato sull'alfabeto latino ed è stato confezionato dai colonizzatori britannici e imposto negli anni '30 al posto dell'alfabeto arabo, detto "ajami", comparso nel XVII° secolo e dotato di alcune modifiche per rappresentare meglio i suoni dell'hausa. Il nome ""boko" deriva o dalla parola inglese "book" o da una parola hausa che significa "frode, inganno", con un riferimento al fatto che secondo gli hausa l'alfabeto latino era inferiore rispetto a quello ajami, legato alla letteratura coranica. L'ajami si usa ancora nelle scuole islamiche e quando ci si approccia alla letteratura coranica o alla letteratura hausa antica registrata nei manoscritti antichi, anche conoscendo già l'alfabeto arabo (tale per cui si "ricicla" e arricchisce assimilando le modifiche presenti in hausa. Un simile ragionamento può essere effettuato per tutte le lingue che si scrivono (anche) con l'alfabeto arabo: si pensi all'indonesiano, parsi, swahili e urdu). L'alfabeto hausa ha la limitazione tale per cui l'allungamento vocalico e l'intonazione non vengono segnalate (in altre lingue, l'allungamento vocalico è per esempio segnalato con un macron/sbarretta sopra la vocale o scrivendo due volte la vocale come in finlandese; i toni sono marcati solo nei materiali didattico-pedagogici recenti). L'hausa ha dei prestiti dall'arabo che vengono però adattati alla fonetica dell'hausa. Quanto ai toni, l'hausa ha tre modi di intonare la vocale: intonazione acuta, intonazione grave, intonazione discendente. L'intonazione acuta non ha segni (altrimenti, si mette l'accento acuto sulla vocale per indicare l'intonazione alta e squillante); l'intonazione grave ha l'accento grave per indicare l'intonazione bassa e cupa; l'intonazione discendente ha l'accento circonflesso per indicare una discesa in picchiata. Pertanto le combinazioni sono: a, e, i, o, u; à, è, ì, ò, ù; â, ê, î, ô, û. In altre lingue, i toni sono segnati con simili diacritici sopra e/o sotto la vocale o sono sostituiti con i numeri dopo la sillaba. In hausa, non esistono le consonanti geminate/tensificate, come nell'italiano "palla". L'allungamento vocalico di solito non viene segnalato, ma Blench (2011), in una sua ricerca sull'hausa, scrive due volte di fila la vocale se lunga. Se vi si unisce un diacritico tonale, ripete pure il diacritico tonale. Quindi si ottengono le seguenti combinazioni: aa, ee, ii, oo, uu; àà, èè, ìì, òò, ùù; ââ, êê, îî, ôô, ûû. In alternativa, si scrive con la sbarretta/macron sopra una sola vocale e in cima al macron si accavalla il simbolo di andamento tonale. L'allungamento vocalico in particolare può aiutare a distinguere coppie di parole altrimenti identiche insieme al contesto. L'hausa può avere prestiti inglesi e arabi, accomodati alla fonetica e ortografia hausa. Per esempio, il suono P /p/ è assente ma si può imitare con F /ɸ/.
Paese (geografia)
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Niger
Deve il suo nome al fiume Niger che l'attraversa. La capitale è Niamey, a sud-ovest del Paese. Gli abitanti prendono il nome di nigerini (i nigeriani sono invece gli abitanti della Nigeria). -
Nigeria
È una repubblica presidenziale di tipo federale comprendente 36 Stati. Il territorio nigeriano è abitato sin dal 9000 a.C. ed è stato denominato "Nigeria" da Flora Shaw, futura moglie del Barone Lugard, nel XIX secolo. Dal punto di vista religioso la popolazione si divide in parti uguali tra cristiani e musulmani, con una fetta di popolazione che segue le religioni africane. L'economia dello Stato è in forte crescita, come dimostrano i dati del Fondo Monetario Internazionale del 2008 e del 2009. Nel 2012 il PIL è stato di 453 miliardi di dollari superando il PIL del Sudafrica, fermo a 384 miliardi di dollari. -
Togo
Circa il 40% della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno.