Shandong (Shandong Sheng)
Il nome Shandong significa letteralmente a oriente del monte riferendosi alla posizione della provincia situata a est delle Montagne Taihang. La provincia si sviluppa lungo il corso inferiore dello Huang He (Fiume Giallo) e si estende fino al mare tramite la penisola dello Shandong. I confini della provincia si estendono a settentrione fino alla baia di Bohai, a nord-ovest confina con la provincia dello Hebei, con la provincia dello Henan a occidente, con la provincia del Jiangsu a sud e a sud-est con il Mar Giallo, condividendo anche un breve tratto di confine con la provincia dello Anhui tra il confine tra lo Henan ed il Jiangsu.
Lo Shandong è posizionato al confine orientale del Pianura della Cina Settentrionale e per questo motivo ha subito l'influenza della civiltà cinese sin dai primordi. Le primissime dinastie della storia cinese (la dinastia Shang e la dinastia Zhou) esercitarono un certo grado di controllo sulla parte occidentale della provincia mentre la parte orientale era abitata dalla popolazione dei Laiyi, considerati barbari, e che in seguito, con il trascorrere dei secoli, vennero assorbiti dalla cultura e dalla società cinese.
Durante il Periodo delle Primavere e degli Autunni ed il Periodo dei regni combattenti gli Stati di questa provincia divennero progressivamente sempre più potenti, e lo Shandong divenne la culla di due importanti stati, lo stato di Qi con la sua capitale Linzi e lo stato di Lu con capitale Qufu. Quest'ultimo regno è celebrato per essere stato la patria di Confucio. Nonostante la sua notorietà, esso era uno Stato relativamente piccolo, e per questo soccombette successivamente allo stato cinese di Chu. Per contrario lo Stato di Qi fu una potenza molto importante nella storia di questa provincia, le città ad essa assoggettate erano Linzi, Jimo (a ovest dell'attuale Qingdao) e Ju. La dinastia Qin conquistò e sradicò lo Stato Qi e creò nella regione il primo Stato centralizzato nel 221 a.C. La dinastia Han che seguì la dinastia Qin creò a sua volta due zhou (province) che costituirono poi il corpo dell'attuale provincia dello Shandong, esse erano la provincia di Qingzhou a nord e la provincia di Yanzhou a sud. Durante il successivo periodo dei Tre Regni la provincia dello Shandong appartenne al Regno di Wei che dominava su tutta la Cina settentrionale. Successivamente al periodo dei Tre Regni un breve periodo di unità territoriale sotto la dinastia Jin occidentale fu teatro di una serie di invasioni di popolazioni nomadiche provenienti dal nord, che causò il saccheggio e la conquista di tutta la Cina settentrionale. Nel secolo successivo la provincia di Shandong cadde in diverse mani, prima sotto la dinastia Zhao, poi sotto la prima dinastia Yan.
Nel 412 il monaco cinese buddhista Fǎxiǎn giunse sulla montagna di Laoshan, lungo il confine meridionale della penisola di Shandong e viaggiò fino all'antica capitale Qingzhou dove tradusse degli antichi manoscritti che aveva portato con sé dall'India. Successivamente la dinastia Sui ristabilì l'unità territoriale nel 589 e la dinastia Tang (618 - 907) governò la provincia durante la successiva rifioritura della cultura cinese.
La dinastia Song riunificò nuovamente la Cina durante il tardo X secolo, nel 1996 la scoperta di oltre duemila statue di Buddha nei pressi di Qingzhou sono la testimonianza più importante di questo periodo dinastico. Alcune delle statue mostrano esempi delle prime raffigurazioni pittoriche e si pensa siano state frutto della campagna di repressione della religione buddhista da parte dell'imperatore Huizong della dinastia Song. La dinastia Song fu costretta a cedere il controllo della Cina settentrionale alla dinastia Jīn intorno al 1142 e fu sotto questa dinastia che si cominciò a usare per questa provincia il nome di Shandong.
L'attuale provincia venne creata sotto la dinastia Ming e comprendeva anche gran parte dell'odierna provincia del Liaoning (nella Manciuria settentrionale). Dopo la conquista del territorio da parte della dinastia Qing, la provincia dello Shandong assunse i suoi confini attuali. Nel XIX secolo, la Cina divenne sempre più suscettibile all'influenza occidentale, e lo Shandong, una provincia costiera, ne subì particolarmente le conseguenze. Qingdao fu data alla Germania nel 1897 e Weihai alla Gran Bretagna nel 1898. Il resto dello Shandong venne considerato parte della sfera di influenza del Reich guglielmino. Inoltre, sempre nel XIX secolo, la dinastia Qing aprì la Manciuria all'immigrazione di cinesi di etnia Han; lo Shandong fu la principale area di provenienza della conseguente moltitudine di migranti.
Durante la prima guerra mondiale la città, porto fortificato tedesco, fu posto sotto assedio dalle truppe anglo-giapponesi (Assedio di Tsingtao). Dopo la fondazione della Repubblica di Cina (1911), Qingdao tornò sotto la sovranità cinese nel 1922, seguita da Weihai nel 1930. Lo Shandong fu occupato dai Giapponesi nel corso della Seconda guerra sino-giapponese. L'occupazione durò fino alla resa del Giappone, nel 1945. In quell'anno le forze comuniste avevano già occupato alcune parti della provincia, e durante i seguenti quattro anni le loro basi si ampliarono, al punto che riuscirono ad eliminare le forze del Guomindang entro il giugno del 1949.
Mappa - Shandong (Shandong Sheng)
Mappa
Paese (geografia) - Cina
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La Cina è una repubblica popolare in cui il potere è esercitato dal Partito Comunista Cinese (中国共产党 oppure 中共). Il governo ha sede nella capitale Pechino (北京首都) ed esercita la propria sovranità su ventidue province (省), cinque regioni autonome (自治区), quattro municipalità direttamente controllate (直辖市) (Pechino 北京, Tientsin 天津, Shanghai 上海 e Chongqing 重庆) e due regioni amministrative speciali 特别行政区 (Hong Kong 香港 e Macao 澳门) parzialmente autonome.
Valuta / Linguaggio
ISO | Valuta | Simbolo | Cifra significativa |
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CNY | Renminbi cinese (Renminbi) | ¥ or 元 | 2 |
ISO | Linguaggio |
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ZH | Lingua cinese (Chinese language) |
UG | Lingua uigura (Uighur language) |
ZA | Lingua zhuang (Zhuang language) |