Il Malawi è uno stato dell'Africa orientale; confina a sud e ad est con il Mozambico, a nord con la Tanzania e ad ovest con lo Zambia. Privo di sbocchi sul mare, è bagnato dal lago Malawi (detto anche Niassa), che è il terzo lago più grande dell'Africa e copre circa un quinto della superficie del Paese. Ha una popolazione di 11.906.855 abitanti. La capitale è Lilongwe.
L'origine del nome Malawi (che è il nome attribuito originariamente al lago, in lingua bantu) non è certa. Si suppone che derivi dal nome di una tribù del sud del Paese o che si riferisca allo scintillio del sole che sorge sul lago (rappresentato sulla bandiera nazionale). Il vecchio nome, sempre legato alla toponomastica del lago, è Niassaland.
Circa tre quarti della popolazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno.
Nel Malawi sono stati ritrovati resti di ominidi e manufatti di pietra che risalgono a oltre un milione di anni fa. Le zone circostanti il lago furono abitate da popolazioni preistoriche a partire da un periodo collocabile fra i 50.000 e i 60.000 anni fa. Dai ritrovamenti di ossa, databili circa all'anno 8.000 a.C., si può dedurre che le caratteristiche fisiche delle popolazioni locali fossero simili a quelle delle etnie che abitano oggi il corno d'Africa.
Intorno al 1480 si formò nell'area del basso lago e del fiume Shire la confederazione dei Maravi (dal cui nome si ritiene provenga quello dell'attuale stato). Il sovrano aveva il titolo di calonga.
Tale confederazione raggiunse una notevole importanza ed estensione durante il XVIII secolo.
Nel secolo successivo, invece i maravi furono vittime di incursioni di altri popoli, particolarmente waYao, che catturavano schiavi per rivenderli ai mercanti swahili di Kilwa Kisiwani e Zanzibar. Gli stessi mercanti swahili stabilirono un centro commerciale per la tratta degli schiavi a Nkhotakota
Sebbene i portoghesi siano certamente giunti in questa zona già nel XVI secolo, la scoperta europea del lago Malawi e delle zone circostanti è attribuita ufficialmente a David Livingstone, che risalì il fiume Shire fino al lago nel 1859. In seguito, la chiesa presbiteriana scozzese stabilì nella zona alcune missioni, tra l'altro allo scopo di contrastare la tratta degli schiavi diretti al Golfo Persico (questo commercio continuò tuttavia fino al XIX secolo). Nel 1878, un gruppo di commercianti, soprattutto provenienti da Glasgow, fondarono la African Lakes Company (Compagnia dei Laghi Africani), che riforniva i missionari. Altri europei raggiunsero la zona per commerciare, cacciare e coltivare.
Nel 1883 un console del governo britannico fu accreditato presso i "Re e capi dell'Africa Centrale".
Nel 1891 i britannici istituirono il Protettorato britannico dell'Africa centrale e, nel 1907, il protettorato di Nyasaland (Nyasa è la parola Yao per "lago" e uno dei nomi con cui venne battezzato il lago Malawi, che ancora oggi viene chiamato anche Nyasa o Niassa). Gli inglesi mantennero il controllo della regione per tutta la prima metà del XX secolo opponendosi ai numerosi tentativi dei locali di ottenere l'indipendenza. In questo periodo, si formò una élite africana di persone che avevano studiato in scuole europee e statunitensi; dalle prime associazioni nacque, nel 1944, il Nyasaland African Congress (NAC).
ISO |
Valuta |
Simbolo |
Cifra significativa |
MWK |
Kwacha malawiano
(Malawian kwacha) |
MK |
2 |
Quartiere - Paese (area geografica)