Canton Ginevra (Canton de Genève)
Il canton Ginevra, ufficialmente Repubblica e cantone di Ginevra, è uno dei ventisei cantoni della Svizzera. Centrato attorno alla città di Ginevra, esso è situato all'estremità sud-occidentale della Svizzera e il suo territorio confina per la maggior parte del suo perimetro con la Francia e per brevi tratti con il canton Vaud. La lingua ufficiale e più diffusa del cantone è il francese e la capitale rappresenta uno dei principali centri urbani della Svizzera romanda. Storico centro della Riforma protestante, il cantone è oggi una delle aree più cosmopolite del Paese ed è sede di alcune tra le più importanti organizzazioni internazionali del mondo.
Parte del Sacro Romano Impero, il territorio di Ginevra vide emergere a partire dall'XI secolo i conti di Ginevra nelle aree rurali, mentre la città di Ginevra, i suoi sobborghi e varie castellanie nei suoi dintorni furono governate da un proprio vescovo, principe del Sacro Romano Impero. La città entrò presto nelle mire dei duchi di Savoia, i cui territori circondavano completamente il territorio vescovile. I Savoia cercarono più volte di impadronirsi della città con l'aiuto dei "Mammelucchi" fra il XIII e il XVII secolo, senza però mai riuscirci. Le fiere cittadine raggiunsero il massimo sviluppo nel XVI secolo e diedero per la prima volta a Ginevra un rilievo internazionale.
Nel 1536 la città di Ginevra aderì alla Riforma protestante e divenne una repubblica. Giovanni Calvino vi si installò nel 1536, per poi venirne allontanato tra il 1538 e il 1541, restandovi poi fino alla morte avvenuta nel 1564. Calvino esercitò un'importantissima influenza sulla città dal punto di vista religioso, politico e culturale. La città accolse e dette asilo nel corso dei secoli seguenti a vasti gruppi di rifugiati protestanti provenienti dai territori vicini, tra i quali valdesi dal Piemonte, giunti nel 1535, e ugonotti dalla Francia, arrivati soprattutto in seguito alla revoca dell'editto di Nantes nel 1685; i rifugiati protestanti dettero un importante contributo all'economia della città.
Nel 1584 la Repubblica di Ginevra divenne "alleato perpetuo" della Confederazione Svizzera, allora conosciuta come "Confederazione dei Tredici Cantoni". In seguito al trattato di Lione del 1601 la repubblica si trovò a confinare anche con il Regno di Francia. Nella notte dell'11 dicembre 1602 i Savoia tentarono un attacco notturno contro la città per recuperarne l'esercizio dei propri diritti, ma anche questo tentativo fallì. La sconfitta sabauda è commemorata ogni anno il giorno della festa dell'Escalade.
Il XVIII secolo fu epoca di grande prosperità per Ginevra: l'industria e il commercio fiorirono e la città divenne uno dei centri della finanza internazionale. Tuttavia la città fu lacerata da violenti contrasti politici. Nell'epoca dell'illuminismo il ginevrino Jean-Jacques Rousseau propose la propria città a modello della democrazia diretta ed egualitaria. Anche il rivoluzionario francese Jean-Paul Marat era nativo e cittadino di Ginevra. La rivoluzione ginevrina del 1792 abolì il governo della repubblica aristocratica e proclamò l'eguaglianza politica di tutti i cittadini. Nel 1798 Ginevra non entrò a far parte della Repubblica Elvetica, ma fu annessa alla Francia e integrata nel dipartimento del Lemano di cui era capoluogo.
La disfatta di Napoleone Bonaparte restituì l'indipendenza alla città nel 1813. I magistrati della repubblica chiesero allora l'ammissione alla Confederazione Svizzera, che fu ottenuta nel 1815 al Congresso di Vienna. Nella stessa occasione vennero definite le frontiere del cantone, che annesse sei comuni francesi (Collex-Bossy, Le Grand-Saconnex, Pregny-Chambésy, Vernier, Meyrin e Versoix) per un totale e di un territorio sabaudo di. Infatti, fino all'annessione francese, la repubblica ginevrina era composta dalla città con la campagna circostante fino a Cologny sulla riva destra del lago e dalle exclave di Céligny a nord, Jussy a est e Satigny con Chancy a sud.
Nel 1846 una rivoluzione rovesciò il governo e stabilì una nuova costituzione, che è rimasta in vigore fino al 2012, quando è stata promulgata l'attuale costituzione. Durante il XIX secolo a la prima metà del XX secolo Ginevra diede asilo a molti rifugiati politici. Su proposta del ginevrino Henry Dunant, nel 1864 venne creato il Comitato internazionale della Croce Rossa, prima delle organizzazioni internazionali che avranno sede nella città. Il ruolo internazionale di Ginevra raggiungerà il suo apice fra le due guerre mondiali, quando la città ospiterà la sede della Società delle Nazioni.
Parte del Sacro Romano Impero, il territorio di Ginevra vide emergere a partire dall'XI secolo i conti di Ginevra nelle aree rurali, mentre la città di Ginevra, i suoi sobborghi e varie castellanie nei suoi dintorni furono governate da un proprio vescovo, principe del Sacro Romano Impero. La città entrò presto nelle mire dei duchi di Savoia, i cui territori circondavano completamente il territorio vescovile. I Savoia cercarono più volte di impadronirsi della città con l'aiuto dei "Mammelucchi" fra il XIII e il XVII secolo, senza però mai riuscirci. Le fiere cittadine raggiunsero il massimo sviluppo nel XVI secolo e diedero per la prima volta a Ginevra un rilievo internazionale.
Nel 1536 la città di Ginevra aderì alla Riforma protestante e divenne una repubblica. Giovanni Calvino vi si installò nel 1536, per poi venirne allontanato tra il 1538 e il 1541, restandovi poi fino alla morte avvenuta nel 1564. Calvino esercitò un'importantissima influenza sulla città dal punto di vista religioso, politico e culturale. La città accolse e dette asilo nel corso dei secoli seguenti a vasti gruppi di rifugiati protestanti provenienti dai territori vicini, tra i quali valdesi dal Piemonte, giunti nel 1535, e ugonotti dalla Francia, arrivati soprattutto in seguito alla revoca dell'editto di Nantes nel 1685; i rifugiati protestanti dettero un importante contributo all'economia della città.
Nel 1584 la Repubblica di Ginevra divenne "alleato perpetuo" della Confederazione Svizzera, allora conosciuta come "Confederazione dei Tredici Cantoni". In seguito al trattato di Lione del 1601 la repubblica si trovò a confinare anche con il Regno di Francia. Nella notte dell'11 dicembre 1602 i Savoia tentarono un attacco notturno contro la città per recuperarne l'esercizio dei propri diritti, ma anche questo tentativo fallì. La sconfitta sabauda è commemorata ogni anno il giorno della festa dell'Escalade.
Il XVIII secolo fu epoca di grande prosperità per Ginevra: l'industria e il commercio fiorirono e la città divenne uno dei centri della finanza internazionale. Tuttavia la città fu lacerata da violenti contrasti politici. Nell'epoca dell'illuminismo il ginevrino Jean-Jacques Rousseau propose la propria città a modello della democrazia diretta ed egualitaria. Anche il rivoluzionario francese Jean-Paul Marat era nativo e cittadino di Ginevra. La rivoluzione ginevrina del 1792 abolì il governo della repubblica aristocratica e proclamò l'eguaglianza politica di tutti i cittadini. Nel 1798 Ginevra non entrò a far parte della Repubblica Elvetica, ma fu annessa alla Francia e integrata nel dipartimento del Lemano di cui era capoluogo.
La disfatta di Napoleone Bonaparte restituì l'indipendenza alla città nel 1813. I magistrati della repubblica chiesero allora l'ammissione alla Confederazione Svizzera, che fu ottenuta nel 1815 al Congresso di Vienna. Nella stessa occasione vennero definite le frontiere del cantone, che annesse sei comuni francesi (Collex-Bossy, Le Grand-Saconnex, Pregny-Chambésy, Vernier, Meyrin e Versoix) per un totale e di un territorio sabaudo di. Infatti, fino all'annessione francese, la repubblica ginevrina era composta dalla città con la campagna circostante fino a Cologny sulla riva destra del lago e dalle exclave di Céligny a nord, Jussy a est e Satigny con Chancy a sud.
Nel 1846 una rivoluzione rovesciò il governo e stabilì una nuova costituzione, che è rimasta in vigore fino al 2012, quando è stata promulgata l'attuale costituzione. Durante il XIX secolo a la prima metà del XX secolo Ginevra diede asilo a molti rifugiati politici. Su proposta del ginevrino Henry Dunant, nel 1864 venne creato il Comitato internazionale della Croce Rossa, prima delle organizzazioni internazionali che avranno sede nella città. Il ruolo internazionale di Ginevra raggiungerà il suo apice fra le due guerre mondiali, quando la città ospiterà la sede della Società delle Nazioni.
Mappa - Canton Ginevra (Canton de Genève)
Mappa
Paese (geografia) - Svizzera
Bandiera della Svizzera |
Due terzi degli 8,4 milioni di abitanti del paese si concentrano sull'Altipiano, dove si trovano le maggiori città: Zurigo, Ginevra, Basilea, Losanna, Berna, Winterthur, Lucerna e San Gallo. Le prime due sono piazze finanziarie internazionali e vengono anche spesso considerate come le città aventi la qualità di vita più elevata al mondo, mentre Berna, come capitale (più propriamente "città federale"), è il centro burocratico e politico della nazione e sempre qui, nel Palazzo Federale (ted.: Bundeshaus; fr.: Palais fédéral), vi è la sede del Parlamento e del Governo svizzero. Mentre Basilea è il centro dell'industria farmaceutica svizzera e complessivamente il secondo centro economico del paese dopo Zurigo, a Losanna e a Lucerna ha sede la massima istanza giuridica della Confederazione: il Tribunale federale. Altri tribunali della Confederazione si trovano invece a San Gallo e a Bellinzona.
Valuta / Linguaggio
ISO | Valuta | Simbolo | Cifra significativa |
---|---|---|---|
CHE | Banca WIR (WIR Bank) | 2 | |
CHW | Banca WIR (WIR Bank) | 2 | |
CHF | Franco svizzero (Swiss franc) | Fr | 2 |
ISO | Linguaggio |
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FR | Lingua francese (French language) |
IT | Lingua italiana (Italian language) |
RM | Lingua romancia (Romansh language) |
DE | Lingua tedesca (German language) |