Bandiera di Taiwan

Bandiera di Taiwan
La bandiera nazionale della Repubblica di Cina è un ben noto simbolo della Repubblica di Cina, che fin dal 1945 è issata sull'isola di Taiwan. La bandiera è composta da un campo rosso con un rettangolo blu nel cantone che reca un sole bianco con dodici raggi triangolari. Viene comunemente indicata in cinese come Cielo blu, sole bianco, ed una terra completamente rossa (青天、白日、滿地紅, qīng tiān, bái rì, măn dì hóng) per riflettere il suo aspetto. Questo disegno venne usato per la prima volta in Cina dal Kuomintang, nel 1917, e divenne la bandiera ufficiale della Repubblica di Cina nel 1928.

L'uso attuale della bandiera è controverso a causa del contenzioso sullo status politico di Taiwan. All'interno di Taiwan, la bandiera viene generalmente accettata da tutti come bandiera nazionale, ad eccezione dei sostenitori più estremi dell'indipendenza di Taiwan. Viene attivamente accettata come simbolo dai sostenitori della riunificazione cinese, come collegamento storico con la Cina continentale, mentre diversi indipendentisti taiwanesi la evitano per lo stesso motivo. Fino alla fine degli anni '90, il suo uso veniva avversato dalla Repubblica Popolare Cinese, poiché suggeriva l'esistenza in vita della Repubblica di Cina, che la RPC considera come defunta e da essa sostituita dopo la rivoluzione comunista. Comunque a partire dai primi anni del nuovo secolo, la RPC ha avuto una considerazione più favorevole nei confronti della bandiera, e inizia a giudicare il suo uso su Taiwan come simbolo di un collegamento tra l'isola e la Cina continentale, e i media della RPC hanno spesso criticato i sostenitori dell'indipendenza taiwanese per i loro tentativi di rimpiazzare la bandiera.

Anche se la bandiera della Repubblica di Cina è comunemente nota in italiano come la bandiera di Taiwan (in quanto la Repubblica di Cina viene spesso chiamata Taiwan), questo termine non viene usato comunemente in cinese, in quanto parte dell'attuale simbolismo e delle controversie, può essere compreso solo se si comprende che non è ufficialmente la "bandiera di Taiwan", ma di una repubblica che assunse l'amministrazione di Taiwan nel 1945 e vi trasferì il suo governo nel 1949. Questa distinzione è molto importante nella politica taiwanese.

Il cantone (angolo superiore sinistro) ha origine dalla bandiera "Cielo blu con un Sole bianco" (青天白日旗, qīng tiān bái rì qí) disegnata da Lu Hao-tung, un martire della rivoluzione repubblicana. Egli presentò il disegno per rappresentare l'esercito rivoluzionario all'inaugurazione della Società per la rigenerazione della Cina, una società di Hong Kong, anti-dinastia Qing, il 21 febbraio 1895. Questo disegno venne in seguito adottato come bandiera di partito del Kuomintang e come Stemma della Repubblica di Cina. La "terra rossa" (il campo della bandiera), venne aggiunta da Sun Yat-sen nell'inverno del 1906, dando alla bandiera la sua forma moderna. Anche se la bandiera nazionale della Repubblica di Cina è basata sulla bandiera di partito del Kuomintang, la stella del Kuomintang è leggermente differente in quanto ha le punte più corte. Questo dettaglio è poco noto anche tra i residenti di Taiwan.

Durante la Rivolta di Wuchang del 1911, che annunciò la repubblica, i vari eserciti rivoluzionari avevano bandiere differenti. La "Cielo blu con un Sole bianco" di Lu Hao-tung venne usata nelle province di Guangdong, Guangxi, Yunnan, e Guizhou. A Wuhan, venne usata una bandiera con 18 stelle gialle che rappresentavano le 18 divisioni amministrative di cui era composta la Cina dell'epoca. Una «bandiera dei cinque colori» (五色旗), composta da cinque strisce orizzontali che rappresentavano le cinque principali nazionalità della Cina: gli Han (rosso), i mancesi (giallo), i Mongoli (blu), gli Hui (bianco), e i Tibetani (nero), venne usata a Shanghai.

Quando il governo della Repubblica di Cina fu fondato, il 1º gennaio 1912, la «bandiera dei cinque colori» fu scelta come bandiera nazionale dal senato provvisorio. La "bandiera delle 18 stelle" fu adottata dall'esercito e la bandiera odierna fu adottata come insegna navale. Sun Yat-sen, comunque, non considerò appropriata la «bandiera dei cinque colori», in base al ragionamento per cui l'ordinamento orizzontale delle strisce implicava una gerarchia come quella che esisteva nel periodo dinastico.

Dopo che il presidente Yuan Shikai assunse i poteri dittatoriali nel 1913, sciogliendo l'Assemblea nazionale e mettendo fuori legge il Kuomintang, Sun Yat-sen stabilì un governo in esilio a Tokyo, ed impiegò l'attuale bandiera come bandiera nazionale della Repubblica di Cina. Egli continuò ad usare questo disegno quando il Kuomintang stabilì un governo rivale a Canton nel 1917. L'attuale bandiera divenne la bandiera nazionale ufficiale il 17 dicembre 1928, dopo che la Spedizione del Nord ebbe successo nel rovesciare il governo di Pechino, anche se la «bandiera dei cinque colori» continuò ad essere usata in modo ufficioso. Una ragione di questa discrepanza nell'uso risiedeva in preferenze regionali, per cui quest'ultima era favorita dalle autorità e dai cittadini della Cina settentrionale, mentre i cinesi meridionali, come il Cantonese Sun Yat-sen, preferivano la prima.

Durante la seconda guerra mondiale, gli invasori giapponesi stabilirono una serie di governi fantoccio che usavano bandiere dalle fogge diverse. Il "Governo di riforma", stabilito nel marzo 1938 a Nanchino, per consolidare i vari governi fantoccio, usava la «bandiera dei cinque colori». Quando nel 1940 Wang Jingwei entrò in lista per prendere il controllo del governo di Nanchino installato dai giapponesi, fece richiesta per usare la bandiera moderna, come mezzo per sfidare l'autorità del governo nazionalista di Chongqing, guidato da Chiang Kai-shek, e ponendosi come successore di diritto di Sun Yat-sen. Comunque, egli aggiunse alla bandiera uno stendardo triangolare giallo con la scritta "Pace, Anti-Comunismo, Costruzione Nazionale" (和平反共建國). Come compromesso con i giapponesi (che non volevano assolutamente usare lo stendardo), questo veniva usato solo all'aperto, e smise di essere usato nel 1943, lasciando i due governi rivali con la stessa bandiera, mentre entrambi sostenevano di essere il legittimo governo nazionalista della Cina.

La bandiera venne specificata nell'Articolo Sei della Costituzione del 1947, ma venne bandita nella Cina continentale dopo la vittoria comunista del 1949.

Il 23 ottobre 1954, l'Atto per l'emblema nazionale e la bandiera nazionale della Repubblica di Cina (「中華民國國徽國旗法」) venne promulgato dal Yuan legislativo per specificare dimensioni, misure, proporzioni, produzione e gestione della bandiera.
Bandiera nazionale
Bandiera di Taiwan
Paese (geografia) - Taiwan

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La Repubblica di Cina (in cinese tradizionale 中華民國; in cinese semplificato 中华民国; romanizzazione Wade-Giles: Chung-hua Min-kuo; romanizzazione Tongyong pinyin: ZhōngHuá MínGuó; romanizzazione pinyin: Zhōnghuá Mínguó; romanizzazione Gwoyeu Romatzyh: Jonghwa Mingwo) è uno Stato insulare dell'Asia orientale de facto, costituito da Formosa e dagli arcipelaghi di Penghu, Kinmen e Matsu, ma che nella sua costituzione rivendica anche la sovranità sulla Cina continentale e la Mongolia Esterna. Dal 1949, l'isola ospita il governo della Repubblica di Cina sorta nel 1912, dandole quindi continuità politica; la Cina continentale, invece, è governata dalla Repubblica Popolare Cinese. Entrambe le Cine rivendicano la sovranità l'una sull'altra.

È anche nota come Taiwan dal nome dell'isola principale che costituisce l'entità statale o, nelle lingue neolatine, Formosa. In ambito internazionale, specialmente sportivo, Taiwan è altresì conosciuta come Taipei Cinese per via dell'opposizione diplomatica della Cina all'uso di un nome indipendente, in quanto essa considera Taiwan come una propria provincia. Viene inoltre indicata come Cina nazionalista per distinguerla dalla Repubblica Popolare Cinese, detta invece Cina popolare.