Bandiera della Spagna

Bandiera della Spagna
La bandiera spagnola (conosciuta anche come la Rojigualda, trad. la "rosso-oro"), così come definita dalla Costituzione spagnola del 1978, è divisa in tre bande orizzontali: rosso, giallo e rosso, con la parte gialla di dimensione doppia rispetto a quelle rosse. Le bandiere e le insegne di Stato e di guerra devono essere caricate dallo stemma spagnolo, mentre la bandiera civile ne è sprovvista, anche se lo stemma può essere messo a piacimento. Lo stemma deve essere collocato ad una posizione corrispondente ad un terzo della lunghezza della bandiera partendo dall'asta, e non deve superare in altezza i due quinti dell'altezza della bandiera.

L'attuale stemma spagnolo fu adottato il 19 dicembre 1981, quando rimpiazzò la versione del 1977 già intervenuta a sostituire quella franchista del 1945. Lo stemma costituì l'unico cambiamento, dato che prima i colori erano definiti semplicemente amarillo (giallo) e rojo (rosso), ma erano sostanzialmente gli stessi. Tradizionalmente, la fascia centrale era definita con termini arcaici amarillo gualda (Color di Reseda luteola), ma questa definizione è stata rimossa in seguito dal disegno di Costituzione con un emendamento di Camilo José Cela, uno scrittore designato senatore dal Re di Spagna nella Legislatura costituente (Legislatura constituyente), durante la transizione spagnola.

L'origine dell'attuale bandiera spagnola risale all'insegna navale del Regno di Spagna del 1785, il Pabellón de la Marina de Guerra issato dalle navi di Carlo III di Spagna.

Lungo il XVIII, XIX e XX secolo, questo schema di colori rimase intatto, vedendo alterati soltanto gli stemmi che venivano di volta in volta posizionati nella bandiera. Nella bandiera moderna, oltretutto, lo stemma è decisamente semplificato rispetto alle versioni passate. Ognuno dei quattro quadranti rappresenta uno dei quattro regni che furono riuniti per formare la prima vera Spagna nel XV secolo, ovvero nell'ordine: Castiglia, rappresentata dal castello; León, identificato nello storico leone; Aragona, rappresentata dalla celebre Senyera; Navarra, richiamata dalle catene unite. Anche l'antico regno moro di Granada è inserito nel fondo dello stemma, con un frutto di melograno.

Il fleur de lys in palo posto al centro degli stemmi dei regni rappresenta la casa reale regnante dei Borbone, mentre le due colonne a lato dello scudo accompagnate richiamano le scoperte e le conquiste spagnole in America: le colonne infatti sono le mitologiche Colonne d'Ercole poste sullo stretto di Gibilterra, passaggio obbligato per l'oceano Atlantico, che rappresentano Gibilterra e Ceuta. Sulla colonna recante la scritta "Plus" poggia la corona imperiale, sull'altra la colonna reale. Lo storico e tradizionale motto "Plus Ultra" rimpiazzò il precedente "Non Plus Ultra" ("Non più oltre") che campeggiava prima della scoperta dell'America, dato che la Spagna era considerata "il punto più occidentale" della Terra.

Questa bandiera descritta nella Costituzione spagnola è la versione semplice di uso civile senza stemma. Il nomignolo popolare della bandiera è rojigualda.

* Costituzione spagnola del 1978, che definisce la bandiera nazionale civile.

* Atto 39/1981, che regola l'uso della bandiera.

* Decreto Reale 441/1981, che fissa i dettagli precisi e tecnici relativi ai colori:

I colori della bandiera come descritti ufficialmente dal decreto reale 441/1981 del 27 febbraio, sono:
Bandiera nazionale
Bandiera della Spagna
Paese (geografia) - Spagna

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La Spagna, ufficialmente Regno di Spagna, è uno Stato sovrano, membro dell'Unione europea dal 1986. Monarchia costituzionale, la Spagna si trova all'estremità occidentale dell'Europa e occupa la quasi totalità della penisola iberica. Ha una superficie di e nel 2020 contava NaN abitanti. Confina a nord-est con la Francia (da cui è separata dalla catena dei Pirenei) e Andorra, a sud con il possedimento britannico di Gibilterra, a ovest con il Portogallo e, tramite le sue exclave di Ceuta e Melilla, con il Marocco. È inoltre bagnata a nord dall'oceano Atlantico e a sud dal mar Mediterraneo.

In ambito internazionale la Spagna ha contenziosi territoriali con il Marocco (per Ceuta e Melilla). Alla Spagna appartiene infine l'exclave di Llívia, così come l'isola dei Fagiani nel fiume Bidasoa (in condominio con la Francia). La capitale del Paese è Madrid, che ricopre tale funzione ininterrottamente dal 1561, salvo un quinquennio tra il 1601 e il 1606. La lingua ufficiale dello Stato è lo spagnolo ; altre lingue (es. catalano, basco) o dialetti (es. valenzano), sono, come recita la costituzione, «ufficiali nell'ambito delle rispettive comunità autonome conformemente ai propri statuti». In alcune fasi importanti della storia europea la Spagna ha detenuto un ruolo significativo, come nel periodo della Reconquista, nel quale i regni cristiani delle regioni interne della Penisola iberica respinsero progressivamente dal territorio gli occupanti arabi che, insediatisi in Iberia fin dall'VIII secolo, furono definitivamente allontanati nel 1492, a opera di Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia.
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