Lingua swahili

Lingua swahili
Il swahili (pronuncia: suahìli), oppure suahili, è una lingua bantu, della famiglia delle lingue niger-kordofaniane, diffusa in gran parte dell'Africa orientale, centrale e meridionale. Al 2022, è parlato da 71,4 milioni di parlanti totali.

È la lingua nazionale di: Tanzania, Kenya, Uganda e Ruanda nonché una delle sei lingue ufficiali dell'Unione Africana, la lingua ufficiale della Comunità dell'Africa Orientale insieme all'inglese e l'interlingua della Federazione dell'Africa Orientale, che ha come lingue ufficiali l'inglese e il francese. Il swahili è diffuso anche al di fuori dei paesi in cui è lingua ufficiale, siccome è usata come lingua d’affari in Burundi e ha molti altri parlanti nella Repubblica Democratica del Congo. Inoltre, essendo il swahili una lingua storicamente legata al commercio marittimo, ci sono comunità di lingua swahili in molte città portuali anche al di fuori dell'Africa.

L'80% dei parlanti di swahili usa questa lingua come lingua seconda (L2), ragion per cui a livello di parlanti nativi appare molto in basso nelle classifiche ma svetta ai primi posti tra le lingue più diffuse al mondo per numero di parlanti totali, un destino in comune con lingue come l'inglese e il francese. Data la parentela con molte altre lingue Bantu, è la più grande interlingua nativa dell'Africa orientale e una delle interlingue maggiori di tutta l'Africa subsahariana (in quella settentrionale, si usa l'arabo moderno standard).

Il nome "swahili" deriva dall'aggettivo arabo sawahili ( سواحلي ), al plurale sawahil ( سواحل ), che significa "costiero (dall'arabo sāḥil e persiano sahel, ساحل, "costa", che è la radice da cui deriva anche il nome Sahel). Questo aggettivo ha storicamente assunto la funzione di denotare i popoli della costa orientale africana. Dalla radice "swahili" che indica il popolo derivano in swahili una quantità di costrutti; il nome "kiswahili", per esempio, è composto usando il prefisso "ki", che è prefisso dei nomi delle lingue; chi parla swahili ("gli swahili, la gente swahili") viene detto mswahili (al plurale waswahili); e analogamente uswahili è la cultura swahili, o la regione abitata dai popoli di lingua swahili.

Il swahili si sviluppò come lingua di interscambio sulle rotte commerciali che univano l'Africa all'Asia, e che costituivano una rete estremamente ampia e attiva che aveva uno dei suoi maggiori centri a Zanzibar. Tali scambi, di cui si ha notizia almeno a partire dal I secolo a.C., influenzarono profondamente le culture della costa orientale dell'Africa, che acquisirono elementi bantu, arabi, indiani, persiani e via dicendo. In questo contesto, il swahili svolgeva una funzione di interfaccia; questa sua natura di lingua commerciale e multiculturale si riflette nella straordinaria abbondanza di prestiti linguistici che il swahili ha ricevuto da altre lingue. Sono numerosi i termini di origine araba (per esempio waziri, "ministro"), persiana (serikali, "governo") e hindi (chandarua, "zanzariera").

Con l'arrivo degli europei e il colonialismo, il swahili non perse le sue caratteristiche di lingua aperta alle contaminazioni con altri idiomi. Se i vocaboli non-bantu del swahili antico sono quasi tutti di origine araba o persiana, moltissimi vocaboli di recente acquisizione sono di origine portoghese (p.es., pesa per "denaro" o meza per "tavolo"), tedesca (shule per "scuola") o inglese (basi per "autobus" o gari per "automobile").

Nonostante i numerosi vocaboli acquisiti da lingue straniere, il swahili ha sempre mantenuto la struttura generale di una lingua bantu, e ha molte più parole in comune con le lingue bantu che con l'arabo, il persiano, e così via; queste caratteristiche ne hanno facilitato la diffusione come seconda o terza lingua in ampie regioni dell'entroterra africano in cui si parlano lingue della stessa famiglia.

È difficile stabilire con precisione da quanto tempo il swahili esista come lingua distinta; molto probabilmente il nucleo del linguaggio si sviluppò a Zanzibar, per poi diffondersi lungo le rotte commerciali, a partire da millecinquecento anni fa. Uno dei primi documenti scritti in swahili pervenutici è un poema epico (trascritto in alfabeto arabo) intitolato Utenzi wa Tambuka ("La storia di Tambuka"), del 1728.

Di questa lingua, suddivisa in dialetti relativi a più aree geografiche (e.g. Congo, Mozambico, Comore, Mayotte, Somalia...), esiste una varietà standard e prestigiosa, cioè la "Kiunguja", basata sulla parlata della città di Zanzibar (Tanzania). I libri che insegnano il swahili standard (o che partono da questa varietà per poi aprire una finestra sulle altre) si basano sulla varietà Kiunguja. Il nome di questa varietà deriva dal nome in swahili di Zanzibar, una città dell'omonima isola che significa "l'Isola dello Zenzero" o "l'Isola dei Neri".

Paese (geografia)
  • Kenya
    Il Kenya ( AFI : ), a volte italianizzato come Chenia o (solo parzialmente) Kenia, ufficialmente Repubblica del Kenya (in swahili: Jamuhuri ya Kenya, in inglese: Republic of Kenya), è uno Stato dell'Africa orientale, confinante a nord con Etiopia e Sudan del Sud, a sud con la Tanzania, a ovest con l'Uganda, a nord-est con la Somalia e bagnato ad est dall'oceano Indiano. Nairobi ne è la capitale e la città più grande.

    Dalla costa bassa e sabbiosa dell'oceano Indiano il territorio del Kenya procede verso l'interno. La sua geografia è alquanto complessa. È situato nell'Africa Orientale ed è attraversato dall'equatore. Pur essendo un paese equatoriale e tropicale, presenta climi molto vari. Nel nord si trovano aree desertiche e nel centro sud altopiani con boschi e savane.
  • Ruanda
    Il Ruanda ( AFI : ; in kinyarwanda: u Rwanda; in swahili, francese e inglese: Rwanda; in francese desueto anche Rouanda), ufficialmente Repubblica del Ruanda, è uno Stato dell'Africa orientale. Confina a ovest con la Repubblica Democratica del Congo, a nord con l'Uganda, a est con la Tanzania e a sud con il Burundi. Il Ruanda non ha sbocchi sul mare.

    Dal 1884 al 1919 fece parte della Deutsch-Ostafrika, colonia dell'Impero tedesco, per poi passare, al termine della prima guerra mondiale, al Belgio, da cui ottenne l'indipendenza nel 1962.
  • Uganda
    L'Uganda, ufficialmente Repubblica dell'Uganda, è uno Stato dell'Africa Orientale, con capitale Kampala. Confina a nord con il Sudan del Sud, a est con il Kenya, a sud con la Tanzania e il Ruanda e a ovest con la Repubblica Democratica del Congo; non ha sbocchi al mare. La parte meridionale del territorio comprende una parte sostanziosa del Lago Vittoria che, per il resto, appartiene a Kenya e Tanzania.

    L'Uganda è una repubblica dittatoriale con un sistema politico non partitico; attualmente il capo di Stato è Yoweri Museveni e il capo del governo è Robinah Nabbanja. Le lingue ufficiali sono l'inglese e lo swahili, mentre il costume tradizionale è il kanzu. Il suo nome deriva dall'antico regno Buganda, che comprendeva la sezione meridionale del paese, in cui è inclusa la capitale Kampala.