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Il riyāl ( ریال ; codice ISO 4217 IRR) è la valuta dell'Iran. È suddiviso in 100 dinār ma, a causa del basso valore attuale del riyāl, non vengono usate sue frazioni.
Sebbene non sia più una valuta ufficiale dal 1932, il tūmān (pari a 10 riyāl) è frequentemente utilizzato. Attualmente i prezzi sono per la maggior parte esposti in tomān, a volte indicando 1 000 o 1 000 000 tomān (pari rispettivamente a 10 000 e 10 000 000 riyāl).
Non c'è un simbolo ufficiale per la valuta, ma lo standard iraniano ISIRI 820 ha definito un simbolo per l'uso sulle macchine per scrivere (menzionando che si tratta di un'invenzione dello stesso comitato per gli standard) e i due standard iraniani ISIRI 2900 e ISIRI 3342 definiscono un codice carattere da utilizzare allo scopo. Lo standard Unicode ha un carattere compatibile definito come "RIAL SIGN" alla posizione U+FDFC.
Il riyāl fu introdotto la prima volta nel 1798 come moneta di valore pari a 1 250 dinari o un ottavo di tomān. Nel 1825 cessò l'emissione di riyāl, con l'introduzione del sistema decimale e la conseguente emissione del qīrān, pari a 1 000 dinari (un decimo di tomān). Nel 1932 il riyāl, suddiviso in 100 (nuovi) dīnār, sostituì il qīrān alla pari.
Prima della decimalizzazione del 1932, erano state utilizzate le seguenti valute; alcuni di questi termini vengono ancora ampiamente utilizzati nella lingua e nei proverbi iraniani.
Nel 1932 il riyāl fu agganciato alla sterlina britannica con un tasso di cambio di 1 GBP = 59,75 IRR. Tale rapporto cambiò diventando pari a 80,25 nel 1936, a 64,35 nel 1939, a 68,8 nel 1940, a 141 nel 1941 e a 129 nel 1942. Nel 1945 l'Iran decise da agganciare la propria valuta al dollaro statunitense, con 1 USD = 32,25 IRR. Il rapporto fu portato a 75,75 nel 1957. L'Iran non seguì il dollaro nella svalutazione del 1973, portando il cambio a 1 USD = 68,725 IRR. Il legame con il dollaro fu abbandonato nel 1975.
Nel 1979 il riyāl era pari a 0,0141 dollari. Il valore della valuta iraniana declinò precipitosamente dopo la rivoluzione iraniana a causa della fuga di capitali dal paese. Gli studi effettuati stimano che la fuga di capitali dall'Iran avvenuta subito prima e dopo la rivoluzione è di ammontare compreso tra 30 e 40 miliardi di dollari. Mentre il 15 marzo 1978 erano sufficienti 71,46 riyāl per comprare un dollaro, nel luglio 1999 erano necessari 9 430 riyāl al medesimo scopo. Tuttavia il valore del riyāl è diventato più stabile dal 1999, in seguito alla rapida crescita dell'economia dell'Iran e alla sua distanza dall'area del dollaro.
L'improvvisa iniezione di redditi in valuta straniera nel sistema economico genera il fenomeno noto come "male olandese". Ci sono due principali conseguenze per un paese con il male olandese: perdita di competitività dei prezzi nella produzione di beni, e perciò l'esportazione di quei beni; e un incremento delle importazioni. Entrambi i casi sono chiaramente visibili in Iran.
Fino al 2002, il sistema dei tassi di cambio iraniano era basato su due livelli, in cui lo Stato e le imprese parastatali beneficiavano di un tasso privilegiato (1 750 riyāl per un dollaro), mentre il settore privato doveva pagare il tasso di mercato (8 000 riyāl per un dollaro), creando così un ambiente competitivo iniquo. Tuttavia, nel marzo 2002, tale sistema è stato sostituito da un tasso di cambio unico di mercato.
Tassi di cambio: