Ft
Il fiorino ungherese (in ungherese forint), è la valuta ufficiale dell'Ungheria. Il codice ISO 4217 è HUF.
Un fiorino era suddiviso in 100 fillér. I fillér non sono più in circolazione dal 1999.
Il nome deriva da quello del fiorino di Firenze, una moneta d'oro coniata per la prima volta nel 1252. In Ungheria, florentinus (più tardi forint), fu una moneta d'oro in uso dal 1325 sotto Carlo Roberto d'Angiò. Subito divenne una delle monete più forti della regione. Pesava 3,40 g come il fiorino di Firenze.
In Italia il fiorino ungherese fu chiamato Ongaro e fu imitato da molte zecche italiane come Bozzolo, Casale, Castiglione delle Stiviere, Correggio, Maccagno, Modena.
Poiché era in genere rappresentato un guerriero con larghe brache, le monete erano dette anche ongari bragoni.
Sono noti anche gli ongari di Kremnitz, d'Olanda, l'ongaro imperiale e quello di Maria Teresa.
Tra il 1857 e il 1892, forint fu il nome ungherese della moneta dell'Impero austro-ungarico, nota in tedesco come Österreichischer Gulden o Fiorino austro-ungarico. In Ungheria era diviso in 100 krajczár (krajcár in ungherese moderno).
Il fiorino fu introdotto in Ungheria il 1º agosto 1946, dopo l'iperinflazione subita dal pengő nel 1945-1946. Il processo fu diretto dal Partito Comunista Ungherese, che teneva l'importante carica ministeriale, e il successo del fiorino fu utilizzato per ottenere vantaggi politici, contribuendo alla conquista del potere da parte del Partito Comunista nel 1948-49. Il fiorino rimpiazzò il pengő al cambio di 1 fiorino = 4×10 29 pengő.
Tradizionalmente il fiorino era suddiviso in 100 fillér, ma il fillér era diventato a causa dell'inflazione non utilizzabile e dal 1999 non è più in circolazione. L'abbreviazione ungherese per il fiorino è Ft.
Dopo la sua introduzione nel 1946, il fiorino rimase stabile per diversi anni, ma iniziò a perdere il suo potere d'acquisto appena il sistema economico dello stato perse la sua competitività durante gli anni settanta ed ottanta del Novecento. Dopo il cambiamento di regime del 1989-90, il fiorino ebbe per tre anni una forte rivalutazione (35% circa), ma rilevanti riforme riuscirono a stabilizzarne il valore. Dopo l'anno 2000 il valore relativamente alto del fiorino sul mercato (specialmente in confronto con il dollaro statunitense che stava diminuendo di valore, ed in parte anche nei confronti dell'euro) svantaggia l'industria ungherese che è fortemente indirizzata all'esportazione nei confronti delle industrie straniere con valute più deboli.